LA PENSIONE INTEGRATIVA

I GIOVANI RISCHIANO DI RIMANERE SENZA PENSIONE!

La ragione principale per cui alla previdenza obbligatoria viene affiancata la previdenza complementare risiede nel fatto che il tasso di sostituzione, ossia il rapporto fra la prima annualità della pensione e l’ultimo reddito annuo prima della pensione, è sempre più basso.
Purtroppo l’obiettivo di poter contare sull’80% del proprio stipendio al momento della pensione appartiene al passato. Nel tempo le nuove pensioni saranno sempre più basse rispetto all’ultima retribuzione percepita.

NELLO SPECIFICO, COME FUNZIONA LA PREVIDENZA INTEGRATIVA?

Le forme pensionistiche complementari hanno lo scopo di mantenere invariato il tenore di vita una volta cessata l’attività lavorativa. Aderire, significa accantonare una parte dei risparmi per ottenere una pensione che si aggiunge alla previdenza obbligatoria. I versamenti vengono effettuati sia mediante una contribuzione volontaria, sia tramite la richiesta di conferimento del TFR per i lavoratori dipendenti. Gli importi sono investiti al fine di ottenere i migliori risultati di gestione. Al raggiungimento dell’età pensionabile segue la fase di erogazione sotto forma di rendita o capitale.

ESISTONO ANCHE DEI VANTAGGI FISCALI PER GLI ADERENTI?

Le agevolazioni sono molto interessanti e ne possono beneficiare sia le persone fisiche che le aziende. I vantaggi si possono così riassumere:

  • deducibilità fiscale dei versamenti annui con il tetto massimo di euro 5.164,57. I contributi versati al fondo riducono quindi il reddito imponibile del contribuente in quanto vengono sottratti.

Esempio: un contribuente ha un’aliquota marginale IRPEF (quella cioè più elevata applicata al suo reddito) del 43% ed esegue un versamento annuo nel suo fondo pensione di 5.164,57€. Bene, in questo caso il suo risparmio fiscale annuo sarà di 2.221,00€.  

  • tassazione agevolata dei rendimenti in fase di accumulo in quanto l’aliquota massima applicata sui rendimenti ottenuti dal fondo è pari al 20%, contro il 26% normalmente applicato alle altre forme di investimento;
  • tassazione agevolata in fase di erogazione della pensione integrativa sia in rendita che in capitale. Viene cioè applicata una tassazione che va da un massimo del 15% ad un minimo del 9% in base agli anni di permanenza nel fondo pensione. Ecco il motivo per il quale è importante aderirvi il prima possibile! Anche il TFR conferito subisce la stessa tassazione e cioè molto più conveniente rispetto a quella applicata se venisse erogato dall’azienda dove si lavora.

Per le aziende, i vantaggi riguardano innanzitutto la deducibilità fino al 106% dell’importo del TFR e l’esenzione del contributo al Fondo di garanzia dell’INPS.

Se vuoi saperne di più, la nostra Agenzia è lieta di poterti essere di aiuto per accompagnare te e la tua azienda nel complesso ma sempre più indispensabile mondo della previdenza complementare!

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